info

Che fatica essere piccoli ! Un’inchiesta sulla lenta crescita delle imprese di autotrasporto

ha radiografo la situazione delle aziende iscritte all’albo, che nel 2022 aumentano in numero, peso e dimensioni. Ma è una crescita a doppia velocità: corrono le società di capitali (cioè la forma delle aziende più strutturate), rallentano i padroncini, confermando un trend in essere da diversi anni

Una volta piccolo (forse) era bello, ma adesso grande è meglio. È il nuovo mantra dell‘autotrasporto, che vede crescere sempre di più le imprese di maggiori dimensioni (le società di capitali) a scapito di quelle più piccole (i padroncini), con le prime cresciute del 22,7% e le seconde in discesa del 13,3% nel quinquennio 2016-2021.

E anche per il 2022 tale tendenza viene confermata, come dimostrano i dati 2022 dell’Albo degli autotrasportatori.

In particolare, le imprese di autotrasporto sono diventate più di 100.000 (100.797), ma se non si tiene conto delle 18.793 senza veicoli, quelle con veicoli sono 82.004 (+0,8% sul 2021). La crescita di manifesta più nettamente nelle specializzazioni, con le imprese nel trasporto merci ADR in aumento del 4,8% e quelle di ATP del 6,9%.

Anche il numero dei monoveicolari, in realtà, è in aumento del 2,4%, ma complessivamente la fascia al di sotto dei 5 veicoli sale solo dello 0,7%, indice da una parte di un possibile trasferimento di aziende alle categorie superiori e, dall’altra, della vivacità di un settore in cui, quando le cose vanno bene, aumenta da parte delle imprese strutturate la domanda di padroncini a cui affidare punte di carico non consolidate.

Il numero di aprile contiene un ampio focus proprio sulla fase di cambiamento dell’autotrasporto, con dati e interviste ai principali operatori del settore. Vi segnaliamo l’intervista a Massimo Marciani, presidente Freight Leaders Council, che sottolinea come oggi in Italia ci siano

«15–20 mila aziende di tipo industriale, ma ci sono ancora 50–60 mila partite iva o srl a socio unico e questo porta a una ‘balcanizzazione’ del settore. Ci verrebbe pertanto una strategia nazionale che incoraggiasse esodi e aggregazioni, facendo assorbire i monoveicolari come autisti delle imprese più strutturate».

La globalizzazione sta infatti spingendo sempre più le imprese di trasporto merci verso le concentrazioni, per coprire un territorio sempre più ampio e offrire un maggior numero di servizi.

In questo contesto vi segnaliamo l’esperienza di Federtrasporti, con un intervista al suo presidente Claudio Villa, secondo cui gli attuali trend impongono alle realtà aggregate di «fondersi» in un’unica società e di stringere relazioni con altri partner per realizzare progetti comuni su altri anelli della catena logistica.

Giorgio Petrolo

Agenzia di Consulenza e Servizi per il tuo business